DOMANDE SUGLI INSETTI:

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- IN GIARDINO
- NEGLI ALIMENTI
- STRANI
- NOTIZIE SUI MEDIA

L'entomologo risponde....
a cura di Enzo Moretto
Direttore di ESAPOLIS e Resp. Scientifico di Butterfly Arc
www.micromegamondo.eu
In collaborazione con l'Università di Padova e CRA sui Bachi da Seta e delle Api del Min. delle Politiche Agricole.
Le risposte riguardano specifiche richieste arrivate vie email alla Butterfly Arc: Casa delle Farfalle o ESAPOLIS.
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Maggio 10 Colli Euganei: Piccolo ragno con pancia rossa con fascia scura
Ci hanno portato questo piccolo ragno Si tratta di un ragno comune appartenente alla famiglia dei Salticidae. La specie è il Philaeus chrysops. L'esemplare è un maschio. La femmina non presenta le colorazioni vivaci ed intense del maschio.Come la stagrande maggioranza dei ragni è assolutamente innoquo per l'uomo.
Aprile - Maggio 09 Padova e Galzignano Colli Euganei: PICCOLI BRUCHI SCURI CHE ENTRANO IN CASA
Diversi amici ci hanno chiesto informazioni su dei piccoli bruchi scuri che entrano in casa tra fine aprile e i primi di maggio. Poi a metà maggio compiono copiose delle farfalline. Ecco uno stralcio di uno dei messaggi con le foto inviate.
"Circa 1 mese e mezzo fa mi sono accorta che in casa c'erano diverse larve che apparivano verso l'imbrunire, credevo di essere riuscita a farle uscire tutte, ma in questi giorni ho la casa piena di farfalle grigio chiarissimo (suppongo si tratti di falene). Come le larve appaiono la sera e sono attratte dalle fonti di luce; misurano circa 2/2,5 cm di lunghezza e a riposo risultano con le ali completamente chiuse, come un bastoncino. Vedendone cose tante ho iniziato a preoccuparmi che potessero essere tarme del legno o dei tessuti. Spero che possiate aiutarmi a capire se sono innocue o se i miei sospetti sono fondati.

LA NOSTRA DIAGNOSI


Si tratta della Litosia (Eilema (Lithosia) caniola) lepidottero Arctiidae diffuso Europa. Questo insetto spesso invade le abitazioni, in particolare dove ci sono edifici e tetti di una certa eta, dove crescono muschi e licheni dei quali si nutre i bruco (e non solo). Ecco anche perché entrano anche da lucernari o finestre. I bruchi identificati con il nome di "rughe", creano forti disagi sia per un fatto estetico, sia per la paura che possano causare irritazioni con i peli. Seppur leggermente irritanti sono normalmente innocui per la salute dell'uomo e degli animali. Nelle nostre zone l'insetto compie, generalmente due generazioni in un anno. Lotta: non essendo pericolosi si sconsigliano interventi che non siano proteggere e chiudere le eventuali vie d'ingresso. Solo in casi estremi si potrà ricorrere all'utilizzo di formulati a base di piretroidi opportunamente registrati per questo utilizzo.

Maggio 09 Torreglia Colli Euganei: CHI SONO I BRUCHI CHE SI NUTRONO DELLE FOGLIE DI QUERCIA E FARFALLINE VERDI
Tortrice verde delle querce. Tortrix viridana L. Lepidottero Fam. Tortricidae Specie diffusa nei querceti. Diviene spesso frequente per più anni a causa anche di stress idrici (troppo secco o umido). Le querce a foglia caduca possono essere defogliate. Nelle quercie sempreverdi viene distrutta la vegetazione dell’anno, per cui le chiome mantengono una colorazione verde. I bruchi arrotolano le foglie longitudinalmente. Nelle infestazioni si trovano ovunque lunghi fili sericei che possono formare ragnatele tutto intorno. Le falene si trovano tra fine aprile-maggio. Non si consigliano trattamenti o interventi particolari in condizioni di attacco locale che non sia su vasta scala o interessi are foreste per più anni.
Maggio 09 - Padova AIUTO SIAMO ATTACCATI DA PICCOLISSIME FORMICHINE CHE PUNGONO! COSA SONO?
Molte persone ci hanno riferito di punture ricevute da piccoli insetti. Alcuni ci hanno portato dei camapioni dove c'erano più specie di insetti, ma in tutti c'erano questi piccoli insetti lunghi qualche millimetro.

Scleroderma domesticus Klug, 1809, un Imenottero Betilide (Hymenoptera Bethylidae).

Lo Sclerodermia domestico è una piccola vespa (la femmina è attera, i maschi, che sono rarissimi, sono alati) che si annida nelle gallerie del legno vecchio scavate dai tarli dei quali si nutre. Ricorda a prima vista una piccola formica, stretta ed allungata, lunga circa 3-4 mm. Il pungiglione, come negli altri Imenotteri, è posto nella parte posteriore del corpo e deriva dall’ovopositore modificato comunicante con una ghiandola velenifera. La madre si prende cura della prole e vive a lungo con essa, accoppiandosi a volte con figli e "nipoti". I Betilidi a volte escono abbastanza numerosi dalle loro tane e vagano per la casa, di notte, insinuandosi nelle imbottiture, nei cuscini, nei materassi e pungono l’uomo provocando a volte intenso dolore, sempre gonfiore locale e, a volte, malessere generale e febbre alta. Dopo lunghi periodi di punture, anche il sistema nervoso ne può risentire. In mancanza delle prede abituali, le femmine possono pungere l'uomo, sia di giorno che di notte, di solito ripetutamente, sugli arti, sul petto e sulla schiena. Questo avviene dalla primavera all'autunno. La puntura provoca papule (rilievi della pelle, solidi e generalmente di forma conica. Non contengono pus, il che le distingue dalle pustole) indurite, rossastre, piuttosto grandi e pruriginose, persistenti (di norma almeno 8-10 giorni). Per eliminare lo Sclerodermia l’unica soluzione è quella di eliminare i tarli dall’abitazione.

Maggio 09 Loc. Ignota - Mi sono accorto che nei fiori di more del mio giardino albergano numerosi insetti. Secondo me, non sono dannosi per la pianta ma, se fosse possibile gradirei saperne qualcosa di più.
Si tratta di coleotteri Dermestidi del genere Anthrenus. Da adulti si nutrono sui fiori sui quali non fanno danni, da larve vivono a spese di resti di animali. Sono in grado di utilizzare anche alimenti praticamente secchi, divenedo così il nemico numero uno delle collezioni di animali impagliati e di insetti. Un esempio è l'Anthrenus museorum.
Magg. 09 - Da qualche giorno in più persone abbiamo notato una pacifica "invasione" di coloratissime farfalle nere, arancio e gialle, soprattutto in prossimità dei tigli in fiore, ma anche nei prati e perfino in centro città. Abituati al massimo a qualche sperduta farfallina bianca siamo tutti increduli. Di che specie si tratta? Qualcuno lo ha interpretato come un segno positivo, dal momento che le farfalle in genere indicano ambienti poco inquinati. Io invece, scettica e pessimista, guardo con sospetto il proliferare di una singola specie e mi chiedo: non sarà il segno di uno squilibrio di qualche ecosistema?

Si tratta quasi certamente della comunissima vanessa del cardo (la si rinviene praticamente in quasi tutto il mondo): una abilissima farfalla migrante (ogni anno arriva dal sud Europa e dall'Africa) che frequenta i terreni aperti e soleggiati dalla pianura ai 1800 metri di quota. I bruchi di colore nerastro vivono soprattutto a spese di moltissime specie di piante erbacee tra cui cardi, ortiche e luppolo. In modo ricorrente ed in certi anni questa specie arriva in numeri enormi in Europa. Non è difficile immaginare che la grande piovosità che ha interessato l'Europa del Sud ed il Nord Africa e le hanno rinverdite siano alla base di questa festosa pullulazione di farfalle. Vedere una farfalla è sempre un segno positivo, ma come dico spesso, vederne una sola specie non è segno di equilibrio. Si tratta comunque di un fenomeno noto e ricorrente anche se andrebbe comunque monitorato.

Magg. 09 Ci hanno portato un ragno ritenuto "strano". Ecco la nostra classificazione.

Ragno verde dei campi.

Micrommata virescens (Clerck, 1757) della famiglia degli Sparassidae (Heteropodidae)

Ragno che misura 10-15 mm. E' cacciatore diurno di insetti e anche ragni (agguati con un balzi o scatti). Non ha tana. Vive in radure erbose, campi ben esposti al sole ma non troppo secchi, con erba alta e incolta. Anche nei pressi dei luoghi umidi con molta vegetazione, ma mai troppo vicino all’acqua. Non e’ aggressivo né è considerato pericoloso. Sverna come adulti o sub-adulto. Si sviluppa in estate e ci mette circa un anno per diventare adulto. E' un ragno comune che si fa notare per il colore verde pastello che a volte tende al giallo ocra. Le femmine si riconoscono per la striscia verde del dorso Il maschio adulto (nella foto) è diverso dalla femmina. E' più piccolo ed ha l'addome paglierino con una striscia mediana rossastra. I palpi ben visibili di colore marrone scuro.L'esemplare nella foto, cosa abbastanza frequente in questa e altre specie, ha due zampe mancanti, la seconda a sinistra e la prima a destra, malgrado ciò correva e saltava benissimo!

18 Luglio 09. Trovati bruchi giganti: sono specie pericolse? Sono specie esotiche? Sono specie in pericolo?

Buon giorno, siamo una famiglia che abita a S.Maria di Sala(VE). Stamattina, abbiamo trovato in giardino il bruco che trovate in allegato; ora l'abbiamo messo in un recipiente di plastica. E' un esmplare velenoso o altro?

Ogni anno in questo periodo ci arrivano segnalazioni simili. A fine maggio di solito ci scrivono perché hanno visto una grande falena notturna e chi chiedono se è una specie esotica o se il bruco è pericoloso, velenoso o dannoso. Qualche specie di bruco presenta peli urticanti, a volte anche molto urticanti, è comunque meglio stare alla larga da peli, pelurie varie di questi animali.

Quello qui segnalato non appartiene ad una specie pericolosa, dannosa o velenosa, né ad una specie esotica. Si tratta della più grande falena europea, la  Saturnia del pero, o Saturnia pyri. Il colore giallognolo, originariamente verde, che tenderà a diventare marrone ci indica che il bruco che ha fotografato è pronto alla trasformazione. Il colore è dato dal precursore della seta che riempie tutto il corpo. Quindi questo bruco non si nutrirà più e cercherà un luogo adatto per filare i bozzolo e quindi trasformarsi in crisalide. Basta anche una scatola da scarpe tenuta protetta in casa. Il bozzolo deve passare il freddo dell'inverno altrimenti non esce la falena l'anno prossimo verso fine maggio. A volte capita che passano anche 2 o 3 anni prima che esca.

La specie è ancora comune anche se negli spazi dove viene praticata l'agricoltura intensiva non trova alberi sui quali svilupparsi.

21 Luglio 09. Strane larve. Cosa sono? Si possono usare nell'alimentazione degli uccelli.
Vi scrivo dalle Marche in provincia di Pesaro. Sono un ornitologo ed ornitofilo per hobby, nonché un appassionato di caccia fotografica. Da alcuni anni allevo tarme della farina per alimentare i miei uccelli perlopiù insettivori e da qualche tempo noto che nelle casse dove allevo "le camole" vi sono le larve che Vi ho allegato, ne trovo in gran quantità' e ho anche provato a darne alcune ai miei Codirossoni e ai tordi mutati e devo dire che ne vanno ghiotti, ma ora ho interrotto la somministrazione perché non sapendo di quale insetto siano queste larve ho il timore che possano intossicarsi. Sarei grato se potreste aiutarmi ad identificare l'insetto in questione e saperne un po' di più nel fatto del pericolo o meno di alimentarci i miei uccelli. Aggiungo che ho notato che sono ghiotte di mele e che non amano la luce. Secondo noi si tratta di larve di ditteri Stratyomidae ed in particolare dovrebbe trattarsi di Hermetia illucens. Non abbiamo approfondito la classificazione sulle foto in quanto non siamo esperti di stratiomidi e non pensiamo che per il richiedente sia fondamentale approfondire questo aspetto. Non abbiamo esperienza di alimentazione di uccelli con questa specie, che allo stato larvale si nutre di tutto incluse feci di uccelli, ma non dovrebbero esserci controindicazioni se sono state alimentate con cibi che non portino patologie agli uccelli e se vengono date una volta spezazate, in qunto se vive potrebbero dare origine a MIASI (parassitosi provocate da larve di mosche in tessuti viventi che si sviluppano all'interno dei tessuti dell'ospite, provocando lesioni). Se qualcuno ha maggiori informazioni lo preghiamo di contattarci a info@esapolis.eu.
 
1 agosto 09 - Piccolissimi insettini in cucina. Cosa sono questi insettini e cosa devo fare per liberarmene? Sono dannosi?

Si tratta di insettini millimetrici che appartengono alla famiglia dei coleotteri Cucujidae. Molti vivono a spese di derrate alimentari, soprattutto vegetali. Il genere fotografato è il Cryptolestes, che vive anche con soli detriti vegetali, ma di solito abbonda dove ci sono cereali o loro derivati. Può

attaccare le nocciole e i preparati a base di orzo per la produzione della birra. Inoltre può attaccare riso, frutta secca, semi oleosi. Come liberarsene? Questa specie ama il caldo è umidità elevate, almeno del 75%. Una buona ventilazione con riduzione dell'umidità lo fanno sparire.

25 Agosto 09 - Farfalline dei gerani. Vorrei sapere che cos'è questa piccola farfalla che ho fotografato nel giardinetto del negozio a Udine?

La Cacyreus marshalli Butler, 1898, è stata chiamata Licenide dei gerani. E' una piccola farfalla originaria dell’Africa australe, che si è diffusa con il trasporto merci in molti paesi dell'Europa. Sulla causa del suo insediamento, spesso fonti autorevoli, citano i cambiamenti climatici, ma senza portare alcuna prova. Di fatto la specie viveva in ecosistemi di tipo mediterraneo nell'Africa Australe. Una volta arrivata nel sud Europa ha trovato ambienti simili e i gerani, di cui si nutre il bruco, abbondanti nei nostri giardini. Io non consiglio nessun trattamento antiparassitario sui gerani, contando sul fatto che prima o poi, le nostre specie di parassiti e predatori potranno adattarsi a questa specie e riportarla all'equilibrio. Si parla anche, spero con le dovute cautele, di introduzione dei suoi parassiti specifici, dai paesi originari.

Ago. 08. Abbiamo catturato questo centopiedi in Puglia. Che cos'è? E pericoloso?
Anche se l'esemplare ci è arrivato secco e con la colorazione alterata, pensiamo si tratti di una Scolopendra cingulata (Classe: Chilopoda Ordine: Scolopendromorpha Famiglia: Scolopendridae Sottofamiglia: Scolopendrinae Genere: Scolopendra Linnaeus, 1758). Le appendici del primo segmento del tronco sono modificate in forcipule, pinze velenifere usate per afferrare le prede. La Scolopendra cingolata è di solito un animale innocuo per l'uomo, anche se il suo morso è doloroso (morde sollo se si sente in pericolo) e può causare locali arrossamento, gonfiore, prurito e dolore. Questa reazione può essere molto maggiore in persone allergiche per le quali può rendersi necessaria la somministrazione di farmaci cortisonici.
Da giugno a luglio 2011 ci sono arrivate molte segnalazioni di grandissime falene mai viste prima
Si tratta di una falena della famiglia dei SATURNIIDAE

Il bruco si nutre di ailanto, albero del paradiso. Si sviluppa da giugno ad agosto e poi tesse un bozzolo affusolato parzialmente avvolto in una foglia della pianta ospite. Per impedire che durante l'inverno la foglia cada a terra col bozzolo, il bruco rinforza l'attacco del picciolo sul ramo con uno strato di seta.

La specie è originaria dell'oriente ed è arriva in Europa verso la meta' dell’’800 come alternativa al baco da seta. L'ailanto è arrivato come pianta ornamentale. La specie è oggi acclimatata in Europa come anche in Nord America.

E' una specie ancora presente, ma che ha subito una grande diminuzione a causa di un certo tipo di pesticida ed altre cause. Non è una specie autoctona. Per questa specie come par altre falene, l'incontro è sempre fortuito, altrimenti bisogna cercare, nel periodo invernale, i bozzoli che pendono dai rami degli ailanti.

10.5.2010. Sono appassionato di fotografia e ogni tanto faccio delle macro ad insetti. Vi allego alcuni scatti: ho difficoltà ad identificare questa specie, potete darmi un aiuto? Le foto sono state scattate nella campagna nei dintorni di Pontedera (Pisa) (margine della pianura - inizio bassa collina) e quindi ad un'altitudine non superiore ai 100 mt. SLM.
Sono lepidotteri primitivi, famiglia Adelidae, probabilmente del genere Adela, forse della specie reaumurella.
9.6.2010. Che farfalla è?
Si tratta della femmina (il maschio possiede antenne più spesse) di una bellissima e vistosa falena della familgia degli Arctiidae. La specie è l'Arctia villica.

28.5.2011. Abito a ......., nella campagna della bassa veronese. Circa un mese fa, ho trovato in giardino a casa mia la farfalla la cui immagine è negli allegati e mi piacerebbe molto sapere genere e specie della farfalla stessain quanto, benchè frequenti una scuola agraria nessuno dei miei professori ha saputo rispondermi.
Si tratta di una bellissima, e per fortuna ancora comune, sfinge della vite. Una falena appartenente alla famiglia delle Sfingidae il cui nome scientifico è Deilephila Elpenor.
17.4.2011. ieri mentre facevo una passeggiata mi sono imbattuta in questo strano insetto, ho provato a cercare su internet, ma non essendo del settore, non sono riuscita ad individuare neanche la famiglia... :D mentre cercavo ho trovato il vostro sito e credo che sicuramente mi potreste aiutare. E' grande più o meno come l'indice di un adulto. Che cos'è?

E' una femmina fisiogastrica, cioè con l'addome bello pieno di uova, di Meloe violaceus. E' un coleottero della famiglia dei Meloidi.

E' un insetto molto ineteressante in quanto presenta un particolare tipo di metamorfosi ed ecologia.

SALVE VOLEVO SAPERE UN INFORMAZIONE NEL MIO ORTO SOPRA ALLE FOGLIE DI MELANZANE HO TROVATO 3 BRUCHI PUO ESSERE LA FARFALLA ACHERONTIA ATROPOS (SFINGE TESTA DI MORTO?)
S' si tratta di bellissimi bruchi di sfinge testa di morto, una specie migrante che arriva e colonizza d'estate ogni anno l'Italia gran parte dell'Europa geografica provenendo dalle estremità più meridionali dell'Europa e dall'Africa.
Volevo chiedere se gentilmente sapreste dirmi, che tipo di insetto è quello che io ho fotografato nel mio giardino, se è nocivo o no, in quanto ho un melograno che ne è completamente infestato e non volevo usare veleni strani dato che fa molti frutti. 

Si tratta della larva di una coccinella di origine cinese importata per il controllo biologico ed oggi adattatasi ai nostri ambienti. La specie è molto vigorosa e vorace, com'è spesso tipico di specie che colonizzano ambienti nuovi. Col tempo si vedrà se questo aspetto tenderà a rimanere, in quanto in natura tendono a formarsi meccanismi di riequilibrio. La sua presenza ha ridotto o cancellato in molte zone la presenza delle specie autoctone. Si nutre prevalentemente di afidi, ma non disdegna molte altre prede, come uova, larve e adulti di molti insetti, farfalle incluse.

28.5.2011. ho trovato il Suo indirizzo nel sito Esapolis, dove ho notato la Sua disponibilità a rispondere a domande dei visitatori del sito. Vorrei sottoporle le foto di un insetto che ho trovato a casa mia (III piano proprio sotto il tetto) un mese fa circa per la prima volta  e giorni fa una seconda volta. Poichè non sono stata in grado di riconoscere l' insetto (tenga presente che è in grado di volare agevolmente ed è un insetto diurno) nè di trovare qualcosa di simile su internet, la cosa mi ha destato qualche preoccupazione. Potrebbe darmi qualche chiarimento se possibile (specie, abitudini , prevenzione etc) ?

Vista la quantità di informazioni sulla rete basti dire che si tratta del verme dei mugnai, ovvero del coleottero tenebrione Tenebrio molitor. Molto comune, le cui larve vengono vendute per andare a pesca e sono anche spesso utilizzate (senza esagerare) per alimentare piccoli animali insettivori. Le larve si nutrono di derrate mal conservate secche e non disdegna le proteine. Ma come ho detto...basta leggere in internet.
14.9.2010.  Alcune sere fa ho fotografato questa strana farfalla, vi sarei molto grato se potete dirmene il nome.
Si tratta di una bellissima falena foglia del genere Gastropacha (Phyllodesma) e dovrebbe essere la specie "populifolia".